Può sembrare impossibile che con 2 soli esercizi per ginocchia valghe tu possa risolvere il problema delle ginocchia storte.
Le ‘problematiche’ riguardanti le GINOCCHIA mi interessano da sempre in modo particolare perché nonostante io sia una personal trainer, non sono stata esente da problemi di tipo strutturale, tant’è che sono stata operata alle ginocchia. Questo per dirti quanto il tema mi sta a cuore e quanto io prenda con attenzione e precisione questo argomento delle ginocchia, in particolare le problematiche delle ginocchia storte.
In quali casi sono efficaci i 2 esercizi per ginocchia valghe che ti propongo
Quindi per primissima cosa chiariamoci bene: non tutte le ginocchia valghe si possono risolvere con questi esercizi. Questo perché nonostante il nome comune usato per descrivere un ginocchio valgo sia spesso quello generico di “ginocchia storte”, in realtà tecnicamente esistono diversi tipi di ginocchia storte.
(Se vuoi approfondire ne ho parlato ampiamente anche in quest’altro articolo: Gambe Storte: sai in quale caso rientri e se davvero non puoi farci niente?)
Il ginocchio, è una delle più importanti articolazioni del nostro corpo. Deve essere nello stesso momento stabile e garantire anche una buona mobilità.
Come tutte le articolazioni, è costituita da ossa, muscoli, tendini e legamenti. Inoltre è fornito di altre due strutture particolarmente importanti, i menischi.
Ora, senza soffermarci sull’aspetto anatomico e fisiologico delle ginocchia, vediamo 2 tra le principali alterazioni, da un punto di vista posturale, che possono avere.
Parliamo quindi di GINOCCHIA VARE e GINOCCHIA VALGHE.
Per capirci, le GINOCCHIA VARE sono le ginocchia a parentesi, ginocchia da calciatore, ginocchia da cavallerizzo. Le ginocchia che quindi se ci mettiamo a piedi uniti, hanno tra loro uno spazio più o meno accentuato.
Le GINOCCHIA VALGHE invece sono esattamente il contrario, cioè le ginocchia cosiddette ad ‘X’, o ginocchia che si amano. In pratica chi ha le ginocchia valghe, se cerca di mettere i piedi uniti, sentirà prima toccarsi le ginocchia rispetto ai piedi. In alcuni casi le persone riescono comunque a chiudere i piedi, ma le ginocchia sono in contrasto tra loro, spingono in pratica una contro l’altra. Per determinare quindi il vero valgismo, è necessario unire i piedi fintanto che le ginocchia si sfiorano, in questo modo si può misurare la distanza tra i malleoli (ossa interne dell’articolazione della caviglia) per definire di quanto sia il valgismo.
Ora, veniamo al punto cruciale di tutto l’articolo.
Esistono moltissimi casi in cui anche un APPARENTE varismo o valgismo, risultano FALSI!
Proprio così:
se vediamo una persona frontalmente e la definiamo vara o valga, non è detto che tale ipotesi sia confermata.
La risposta infatti la si ha solo se osserviamo la condizione delle ginocchia posteriormente.
A questo punto quindi è fondamentale osservare posteriormente le ginocchia della persona e prestare attenzione alla ‘linea condiloidea’, quella linea sottile e orizzontale (che si nota molto di più nelle donne solitamente) che è a metà del cavo popliteo, a metà del ginocchio.
Questa linea dovrebbe, secondo la fisiologia, essere sull’ orizzontale, o meglio sullo stesso piano.
Moltissime ginocchia invece appaiono con questa linea ruotata verso l’interno, leggermente in diagonale per capirci.
E’ il caso di ginocchio INTRARUOTATO.
E perché un ginocchio ad un certo punto ‘decide’ di intaruotare??
L’intraruotazione è un meccanismo di ‘compenso’ del nostro corpo, uno dei più frequenti. Cioè il nostro corpo cerca delle strategie per ‘andare avanti’ senza però sentire dolore o fastidio (detto proprio in parole povere).
Ci sono diverse CAUSE che fanno scattare nel nostro corpo questo meccanismo, che possono essere più o meno immediate.
Sicuramente in primis troviamo i traumi all’arto inferiore. Quando infatti ci facciamo male a una caviglia, a un ginocchio, a un’ anca (e non solo) il nostro corpo mette in atto dei meccanismi di protezione, andando a ‘sostenere’ la zona danneggiata. Questa protezione però comporta inevitabilmente un accorciamento muscolare, che se non ripristinata subito, porterà una retrazione e quindi una situazione di accorciamento muscolare.
E il segnale fisico che possiamo notare di questo accorciamento muscolare è proprio l’intrarotazione delle ginocchia.
Un altro motivo di accorciamento muscolare, e quindi di intrarotazione delle ginocchia, sono le posture lavorative.
Se infatti rimaniamo per molte ore seduti, in ufficio o in macchina, senza poi riallungare la muscolatura, questa andrà col tempo ad accorciarsi, portando le ginocchia a ruotare verso l’interno.
Allo stesso modo anche le posture sportive, specie se mantenute per parecchio tempo, portano ad accorciamento. E’ il caso di atleti di pallavolo o tennis, che mantengono per molte ore in campo le ginocchia flesse e spesso non allungano adeguatamente la muscolatura.
Anche un eccessivo aumento di peso, specie se da bambini o in adolescenza, porta allo stesso fenomeno. Se ci fate caso infatti moltissime persone obese hanno le ginocchia intraruotate che si toccano.
Come avete capito è fondamentale capire quale sia la causa che ha determinato la rotazione e poi agire su di essa andando a riallungare la muscolatura con esercizi adeguati ed efficaci.
Tornando alle nostre problematiche di VARISMO e VALGISMO, è importantissimo quindi definire se le ginocchia posteriormente appaiono intraruotate.
Se ci accorgiamo di essere in questa condizione, significa nel 90% dei casi, che la nostra alterazione posturale può essere corretta o migliorata sensibilmente.
In sintesi, le operazioni da fare per verificare la nostra condizione delle ginocchia sono le seguenti:
- Osservazione delle ginocchia frontalmente: unire i piedi e osservare se tra le ginocchia vi è uno spazio nel caso di presunto varismo; portare le ginocchia a sfioramento e osservare lo spazio tra i malleoli nel caso di un presunto valgismo.
- Osservazione posteriore: osservare la linea a livello del cavo popliteo. Se questa appare inclinata, quindi con i due vertici non sullo stesso piano, siamo in condizione di intrarotazione.
- Azione di allungamento specifico per ripristinare la corretta lunghezza dell’intero arto inferiore
Raddrizzare le ginocchia storte: esercizio top
Ora che abbiamo chiarito come il problema delle ginocchia valghe in alcuni casi è di tipo posturale, non strutturale, possiamo passare a parlare del primo dei due esercizi che ti consiglio nel caso appunto di problemi di ginocchio valgo non strutturale.
Tra gli esercizi che ti consiglio troviamo assolutamente la TERZA SQUADRA MEZIERES che permette un allungamento globale di tutta la catena dei muscoli posteriore, con particolare riferimento e azione sull’arto inferiore.
Secondo esercizio di stretching per ginocchia valghe
In questo video ti spiego il secondo esercizio che ti permette di lavorare con una pallina da tennis sul polpaccio, andando poi ad allungare la muscolatura con un esercizio di stretching analitico, e mettendo tutto in globalità e in postura corretta tramite la seconda squadra mezieres a gambe divaricate.
Gli esercizi correttivi per ginocchia valghe e i benefici anche sul Piede Piatto
La cosa comunque fondamentale è andare sempre ad agire e lavorare sulla CAUSA che ha determinato la intrarotazione.
Ad esempio se la causa è stata una distorsione della caviglia, va prima di tutto ripristinata la sua corretta mobilità e la sua funzionalità per poi intervenire sulla correzione delle ginocchia.
Altrimenti sarà come accelerare una Ferrari tenendo il freno a mano tirato.
Prima tolgo il freno a mano (caviglia bloccata) e poi posso sfrecciare (allungamento muscolare e correzione ginocchia).
Nel caso in cui però ci sia una situazione STRUTTURATA, ossea quindi, delle ginocchia (soprattutto nei casi di VARISMO) quindi dalla nascita, o per patologie, allora l’intervento che possiamo fare è minimo.
In ogni caso, dalla mia esperienza personale, posso dire che veramente nel 90% dei casi la situazione è migliorabile, se non risolvibile definitivamente A QUALSIASI ETA’, basta applicare gli esercizi con costanza e precisione!
Altra NOTA particolarmente importante, sta nel legame tra INTRAROTAZIONE DELLE GINOCCHIA e PIEDE PIATTO!
Infatti anche il piede piatto è una vittima molto spesso di un accorciamento muscolare.
Se ci accorgiamo quindi di avere le ginocchia INTRARUOTATE nella maggior parte dei casi, correggendo la rotazione, non solo si riallineano le ginocchia, ma si riforma la volta plantare.
La volta plantare è quell’arco che abbiamo sotto la pianta del piede che spesso si riduce o scompare e causa il famoso PIEDE PIATTO.
Molti ortopedici, tendono a concentrarsi nell’osservazione parziale della persona, concentrando la loro attenzione sulla problematica, in questo caso il PIEDE PIATTO.
E nel caso verificano che la volta plantare ha avuto un cedimento all’interno tendono a OPERARE per ripristinarla in modo CHIRURGICO o tramite l’utilizzo di PLANTARI.
Io credo che prima di intervenire chirurgicamente, un tentativo di correzione a livello posturale lo possiamo fare.
E quindi, prima di farmi ‘mettere sotto i ferri’ verificate se avete le ginocchia intraruotate e se ruotando verso l’esterno la volta plantare si alza.
Se così fosse (e succede nella stragrande maggioranza dei casi!!) allora potete fare moltissimo lavorando sulla correzione posturale, allungando quindi la muscolatura di piede, polpaccio, femorale, anca e schiena.
Nel caso in cui invece vi rendete conto che il vostro è un VERO piede piatto, allora sono io la prima che vi consiglia di farvi fare un plantare adeguato per ripristinare il vostro naturale assetto posturale.
Vieni a trovare me e il mio team nel mio centro di personal training “Studio Personal” di Thiene
Oppure scrivi a: [email protected]
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